giovedì 15 agosto 2013

Cronaca e libri di mezza estate

Finalmente sono connessa. Connessa e senza traduzioni improbabili da consegnare. La prossima scadenza è vicina, ma non così troppo da impedirmi di fare cucù nella mia casetta virtuale.

Sono di ritorno dalle vacanze, se così possiamo chiamare il trascinare un fidanzato divano-amante in giro per l'Italia/Europa.
Dopo una settimana qui

a fare da accompagnatrice al Pover'Uomo in convegno, sono tornata nella bollente e triste città toscana in cui risiedo per ripartire, qualche giorno dopo, per l'Umbria, dove avrei voluto solo giocare in pace con la MiniNipote ma mi attendeva una consegna allucinante che, sommata all'assenza di internet e al babysitteraggio forzato (non solo della MiniNipote, ma anche di mamma e nonna), mi ha decisamente distrutto.

Ecco una manina e i piedonzoli della MiniNipote che è DOLCISSIMA! Così dolce da aver intenerito perfino mio padre e il Pover'Uomo!

Sono poi partita con il Pover'Uomo per quattro giorni di mare a caso. Adoro andare a caso ma NON con lui! Infatti, l'ingegnere programmatore soffre la mancanza di certezze/punti di riferimento, il suo concetto di girovagare è riassumibile nel "trovare il primo campeggio e fermarsi", tanto da volermi portare in un campeggio a 1 stella, vicino alla centrale ENEL di Montalto di Castro (tristezza assoluta) con una spiaggetta di 5m. Per un momento ho tentato di vedere il lato positivo ma, non trovandolo, l'ho fatto ripartire immediatamente. Così siamo stati a Capalbio/Isola del Giglio/Giannutri/Talamone (nella foto sotto).

Ieri sera siamo tornati, ustionati e incazzosi (smontare la tenda stressa disumanamente gli ingegneri), e oggi partiamo per un fine settimana sull'Appenino Tosco-Emiliano a casa dei genitori del Pover'Uomo. Non è poetico come sembra, ve lo garantisco. Come entriamo in quella casa, la mia dolce-ma-non-troppo-metà si trasforma in un bradipo (ancor più del normale) e mi abbandona. Inoltre questo mini-paese, che d'inverno è disabitato, conterà al massimo 80 anime (tutte over 60) che non fanno altro che mangiare e giocare a ramino.  Non si possono fare lunghe passeggiate causa presenza di miliardi di zecche. Lato positivo: leggerò tanto! 

Ecco cosa ho letto per ora in questo breve mesetto:

(interessante per gli insegnanti di italiano L2 dato che è un esempio di letteratura migrante; per chi non ha idea di cosa stia blaterando: Amara Lakhous ha scelto di scrivere in italiano pur essendo di madrelingua araba, il che lo rende quantomeno originale).

Tradotto da Alberto Bracci Testasecca per le Edizioni E/O, non ho capito se mi è piaciuto o meno. Qualcuno l'ha letto? Mi ha intrigato ma diciamo che la fine mi ha un po' delusa.

Ieri ho iniziato questo libro (tradotto dal tedesco da Monica Pesetti, titolo originale: Das Lächeln der Frauen) e devo ammettere che si legge davvero bene, tanto da averlo praticamente già finito. 

Non ho scelto titoli impegnativi, purtroppo non ho il tempo né la testa per leggere autori più... autorevoli! D'altronde sono una lettrice accanita, quando un libro mi prende non riesco a smettere, sono tremenda... dimentico fidanzato, cene, amici. Insomma, devo controllarmi davvero!

Nei prossimi giorni: 
L'ho iniziato da tempo e ho dovuto interromperlo causa troppo lavoro. In genere mi piace Marcela ma mi angoscia abbastanza. 

E, sperando di avere tempo, vorrei iniziare questo libro che mi ha regalato la mamma della Vichinga Scatenata (la nipote tre-enne). La copertina non mi ispira moltissimo. Ma l'ultima frase è abbastanza poetica e mi incoraggia. 

Sì, ho il vizio di leggere SEMPRE l'ultima frase di un libro prima di iniziarlo.

E voi che leggete?

5 commenti:

  1. Ciao MP,

    non disperare, le tue vacanze sono di gran lunga più belle delle mie!

    Il primo libro, quello di Amara, mi interessa un sacco e mi vien voglia di leggerlo immediatamente (ma non posso, accipuffolina, quindi mi tocca metterlo nella lista di libri da leggere).

    Gli altri autori non li conosco, tranne Marcela Serrano, della quale ho letto "Arrivederci Piccole Donne" e devo dire che è uno dei miei libri preferiti. Mmm, però tu parli di angoscia... dovrei rileggerlo, forse?

    Io ho iniziato "Patagonia Express" di Sepulveda, ma non so quando lo finirò perché sono stata male e ora devo convertirmi a letture forzate incombenti.

    Ciaoo! ^_^

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  2. anche io leggo spesso l´ultima frase, ma non prima di iniziare il libro, in genere lo faccio dopo almeno un paio di capitol. Della Serrano quest´anno ho letto Nosostras que nos queremos tanto e ora avrei voglia di continuare con altro......come ti capisco, anche io mi abbandono alle letture semplici ma coinvolgenti e sono addicted al realismo magico sudamericano

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  3. Ma quante belle letture!! Io di solito divoro carta al mare, ma quest'anno nada e quindi faccio un po'fatica, la lettura è relegata a quei 15 minuti prima che il sonno mi colga. Al momento ho sul comodino 'La diceria dell'untore' di Bufalino, un po'troppo farraginoso come linguaggio per essere letto dopo la mezzanotte :-(

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  4. Senti, ma devi trovarti un amante iperattivo per compensare il bradipo fidanzato!

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  5. Pure io leggo sempre le ultime righe di un libro prima di iniziarlo. Però faccio in modo di dimenticarle subito...

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